Gli corse incontro

Oleg Korolev

Commento di Dario Vivian

Gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò” (Lc 15,20).

Tenebre e luce escono dall’indistinto e, incontrandosi, si fanno volto e mani. Emergiamo dal buio del peccato che ci spersonalizza, ridiventando volto, nell’abbraccio di un Dio che è perdono.

Ma anche il fulgore divino diviene volto nell’incontro con il nostro peccato perdonato.

Che abbia ragione Agostino a dire: felice colpa?

E le chiese possono avere volto, se non si fanno accoglienti di ogni storia prima e al di là di ogni giudizio?


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