Chi è Maria di Magdala?

Lidia Maggi

Maria di Magdala nei vangeli è citata moltissime volte, ma, ad eccezione di un episodio, non parla mai. In tutti i vangeli appare come personaggio sotto la croce o almeno nel racconto della passione, e poi appare nella scena della resurrezione.

Dev’essere un personaggio autorevole perché, pur sempre citata con altre donne, viene indicata sempre al primo posto nella lista (l’unico caso in cui non è citata al primo posto è la scena in cui Gesù, prima di morire, affida sua madre al discepolo amato).

Della sua vita sappiamo pochissimo, solo la sua provenienza da Magdala. Nonostante questo è un personaggio a cui è accaduta una cosa singolare. Siccome appare come una figura di peso nel Nuovo Testamento, nel passato la tradizione ha identificato in lei diverse figure anonime, o di nome Maria, e l’ha trasformata nella peccatrice perdonata, raffigurata, come hanno fatto molti artisti, come una donna molto sinuosa, dai lunghi capelli rossi o biondi.

La tradizione ha messo insieme l’adultera (“nessuno ti condanna, va e non peccare più”), Maria di Betania (a sua volta trasformata in prostituta a cominciare da Ambrogio), la donna anonima che unge Gesù in Marco, la peccatrice che a casa di Lazzaro lava i piedi a Gesù con le sue lacrime in Luca. La peccatrice perdonata, in fondo, è l’icona di ognuno di noi. È una figura che noi sentiamo particolarmente vicina, perché tutti noi siamo peccatori perdonati. Ma non è un’interpretazione corretta.

Maria di Magdala la vediamo agire individualmente un’unica volta, in una scena cruciale, quella della resurrezione in Giovanni (al capitolo 20), dove, al sepolcro non ci sono “le donne”, ma “una donna”.

Ci troviamo di fronte a una Maria di Magdala che, al tramontare del sole – lo shabbat è finito – si reca al sepolcro. E, a differenza di quanto narrano gli altri vangeli, è da sola, e senza aver niente da fare: non c’è il corpo da preparare, perché Giovanni ci ha raccontato che tutto è stato fatto.

È l’unico vangelo che ci racconta di questo andare nella notte: chiaramente si tratta di una notte esistenziale, una notte dell’anima. Arrivata nel giardino, Maria di Magdala trova la pietra del sepolcro spostata, il che le fa pensare che sia stato trafugato il corpo e la spinge ad andare di corsa ad avvisare Pietro e il discepolo amato.


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