Passaggio al senso figurato

Claude e Jacqueline Lagarde

Quando si accentua la contraddizione si può consentire al fanciullo di scoprire distinzioni che lo faranno uscire dal binomio positivistico “una parola – un significato”.

Mario (9 anni) – Maria ha visto una luce: era l’angelo Gabriele (blu).

Animatore – Una luce visibile o invisibile? (rosso).

– Dio ha mandato nel suo cuore una specie di luce, ma non una luce… sì una luce… hmm…

– Dicendo luce… come? Non è una luce… come? Francesco ha detto che non c’era luce; Sergio ha detto è invisibile. Io sto con tutti e due perché è una luce che si vede…, ma non la si vede ugualmente, insomma… che non si vede, ma che si vede ugualmente, è interiormente.

Animatore – Una luce invisibile allora? (rosso).

Il fanciullo è ancora molto realista: confonde il fatto e il linguaggio (se si può dire), la realtà e l’espressione. Le due realtà sono come “incollate” nell’universo mentale aneddotico. Battendosi con le parole, prendendo coscienza delle contraddizioni, il fanciullo, a poco a poco, scopre un altro modo di considerare la verità e la vita. “Luce invisibile” allora non sarà più preso alla lettera, ma secondo un’altra accezione, in senso figurato. Ma il fanciullo non c’è ancora arrivato.

L’animatore può introdurre una simile distinzione con la maggior  parte delle espressioni della confessione di fede: cielo, buio, cuore, demonio, angelo, deserto, monte, acqua, serpente, ecc.

La maggior difficoltà per noi, animatori della catechesi, resterà sempre quella di non affrettarci a comunicare un significato, ma di aiutare il fanciullo a fare egli stesso la propria ricostruzione.

Infatti, proprio perché è nel “rosso”, accompagnato da noi, egli stesso farà lo sforzo della ricerca. Il “rosso” non deve quindi essere un momento superato troppo presto, anche se è scomodo, perché soltanto esso può portare al significato della confessione di fede.

Le spiegazioni, invece, riporterebbero il fanciullo al “blu”, al sapere, alla verità positiva. Più si spiega, meno il fanciullo comprende che cosa può essere la conoscenza di Dio.


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