La storia di Zaccheo l’affarista

Frédéric Manns

La sua casa era un piccolo palazzo. Una fontana d’acqua portava un po’ di freschezza in questa città calda. A tavola i servi di Zaccheo portarono brocche d’acqua per lavare i piedi degli ospiti. Dopo un istante arrivarono altri servi con cibi deliziosi e bevande squisite.

Mangiarono in silenzio dopo aver reso grazie a Dio. Anche Zaccheo disse: «Baruk ata: Benedetto sei tu Signore». Dopo il pranzo e dopo aver gustato i datteri deliziosi e i frutti del sicomoro Zaccheo disse: «Maestro tu sai come è difficile la nostra situazione al momento presente. Il nostro paese occupato non ce la fa più. Se vogliamo vivere dobbiamo in qualche modo collaborare con questi stranieri che sono più forti di noi. Ogni giorno tasse nuove, una volta per il Tempio, una volta per una fortezza…

«Maestro volevo vederti a tutti i costi. Sono salito su un sicomoro, perché tu stavi per passare di là. Ho voluto precederti per diventare un discepolo che ti segue e sta sempre dietro a te. Desideravo vederti e ho scoperto di essere visto in anticipo da te.

Tu sei un profeta. Ecco Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto. Ero abituato a dare banchetti e ad accogliere persone in casa mia per fare affari. E qui sto per compiere l’affare della mia vita». Gesù concluse: «Anche tu sei un vero figlio di Abramo. Zaccheo il piccolo è diventato Zaccheo il grande. L’impuro è stato purificato. Oggi la salvezza è venuta per te».

Giovanni guardava il maestro senza capire. Gesù fissandolo, citò un versetto del libro della Sapienza: «”Non guardi ai peccati degli uomini, aspettando la loro conversione” (Sap 11, 23). Il perdono offerto ha preceduto la conversione; non è stata la conversione che ha causato il perdono. Mettitelo in mente».

Gesù ringraziò Zaccheo prima di riprendere la strada. Zaccheo voleva fare una offerta a Gesù per il gruppo dei discepoli. «Il Padre del cielo da il cibo agli uccelli e a tutti», rispose il maestro. Usciti dalla casa si sentivano i commenti da tutte le parti: «È entrato in casa di un peccatore». Gesù rispose: «Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». «Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori».

Sant’Ambrogio meditando su questo testo scrisse: «Chi potrebbe disperare di sé dal momento che giunse alla fede anche Zaccheo, lui che traeva il suo guadagno dalla frode?» (Esposizione del vangelo secondo Luca 8, 86).


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