Quaranta giorni per comprendere

San Leone Magno

Oggi., benamati, si chiude la santa quarantina dei giorni che hanno seguito la beata e gloriosa Risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, quando in tre giorni, per il potere divino, ricostruì il vero tempio di Dio, che l’empietà degli ebrei aveva distrutto; quaranta giorni ordinati utilmente da un’economia sacra ed impiegati per la nostra istruzione, perché, prolungando la sua presenza corporale durante questo spazio di tempo, il Signore rinforzava, per le prove necessarie, la fede nella sua Risurrezione.

La morte del Cristo, difatti, aveva turbato profondamente il cuore dei discepoli, e, mentre i loro spiriti erano appesantiti dalla tristezza per il supplizio della croce, non so quale torpore nato da una mancanza di fede li aveva invasi. La prova ne è che, quando le sante donne erano venute ad annunciare – il racconto evangelico l’ha ricordato – che la pietra era stata rotolata del sepolcro, che il sepolcro non conteneva più il corpo e che gli angeli attestavano che il Signore era vivo, le loro parole erano sembrate pura follia agli apostoli ed agli altri discepoli.

Hanno dubitato affinché non dubitiamo. I quaranta giorni che passarono, tra la Risurrezione del Signore e la sua Ascensione non accaddero nell’ozio; ma i grandi misteri sono stati confermati, delle grandi verità rivelate. In questi giorni è abolito il timore di una morte temuta ed è proclamata non solo 1’immortalità dell’anima, ma anche quella della carne.

In questi giorni che il Santo Spirito è infuso a tutti gli apostoli per 1’effusione del Signore e, dopo avere ricevuto già le chiavi del regno, il beato apostolo Pietro si vede confidare, di preferenza agli altri, la cura della culla del Signore.

In questi giorni il Signore si unisce nel cammino a due discepoli e, per sbarazzarci interamente delle tenebre del dubbio, rimprovera quelli che si spaventano e che tremano la loro lentezza a credere. I cuori che illumina sentono accendersi la fiamma della fede, e quelli che erano tiepidi diventano ardenti quando il Signore apre le Scritture.


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