Claude e Jacqueline Lagarde
Nel libro della Genesi c’è un passaggio importante in cui si parla delle spine. Quando Adamo ed Eva sono usciti dal giardino di Eden, Dio ha detto: “Coltiverete delle spine. Cardi e spine”. Il giardino produrrà spine e cardi.
Il giardino dell’Eden esiste realmente, ma è trasformato in deserto di spine. Non è in Mesopotamia, in Iraq; è in Francia, … ma è anche in Italia. Noi dobbiamo custodirlo dall’esteriorità materiale e da tutte le interpretazioni materialistiche e coltivarlo nella preghiera biblica, nella meditazione delle Scritture.
Nella Chiesa dei primi secoli era inconcepibile andare a Messa se non si conosceva molto bene la Bibbia: anzi si impediva ai non battezzati di andare a Messa. Con la Messa dei Catecumeni, la liturgia della Parola, per anni e anni essi si preparavano e solo in seguito, i battezzati potevano entrare nella Messa dei fedeli. E’ cambiato tutto all’incirca nel diciassettesimo secolo.
Questo ci fa capire che non è catastrofico se la gente non va sempre alla Messa. E’ catastrofico che non meditino la Parola di Dio. Più coltiveranno il giardino interiore, più il fuoco di Dio e la Sua voce sgorgheranno dalle loro spine interiori. Tanto più si precipiteranno a Messa. Ma prima di tutto la Parola di Dio.
La meditazione si può prolungare in Gesù Cristo con la corona di spine. Sulla croce pregava, e non solo all’esterno. Conosco molta gente che ha una corona di spine, giorno e notte, ma non lo sanno e non pregano, si limitano ad esistere.