Piccolo gregge

Francesco Bari

Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. C’è una buona notizia, un annuncio rasserenante, positivo: “al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno!”. Viene esplicitato il progetto eterno di Salvezza, che va da prima della creazione a dopo la fine, Origine e Fine avvolti nel Mistero di Dio, del Dio Altro e Sconosciuto e, in quanto tale, non-idolo.

Il Regno è annunciato in modo diretto e definitivo nella Risurrezione di Cristo, risvolto positivo dello scandalo della croce, accessibile per grazia, per fede, mistero che può solo essere creduto. Dono di cui l’uomo religioso altro non fa che memoria piena d’attesa e di speranza e che traduce in rinuncia al giudizio verso il fratello, di cui condivide il destino di mortale salvato, e in amore sempre da inventare.

Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

Memoria e attesa del dono di Dio che si manifesta come grazia, misericordia nella fede… Questo è il bene irrinunciabile, per acquistare il quale vale la pena vendere tutto: il merito, la bravura che esige il premio, la religiosità come vanto e assicurazione e non come vestito della nuda attesa, il diritto in quanto membri di una parte migliore, l’idolo, qualunque esso sia, fosse anche la vetta spirituale di un’ascetica raffinatissima e curatissima.

Tutti questi sono beni che stanno al di qua dell’orizzonte della libertà di Dio, della sua volontà di salvarci, di darci il Regno, della sua salvezza, della resurrezione di Cristo… Il tesoro è oltre…

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

L’attesa, come dicevo… L’essere protesi verso qualcosa di grande, e che cosa c’è di più grande di una salvezza gratuita? Della conoscenza, nella fede, della volontà di salvezza di Dio, vera, reale, efficace, duratura, eterna, verso i reali problemi e misteri dell’uomo come la cecità, il male, la morte in tutte le loro sfumature e declinazioni?

Sentiamo qui, nell’attesa, l’eco della gioia delle nozze cui il padrone sta partecipando?


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