Fare spazio a Dio

Matteo ferrari

La soluzione al male della cupidigia per il credente non è la generosità, ma il fare spazio a Dio nella propria vita, al Regno di Dio che Gesù annuncia. Da qui nasce poi l’attenzione al fratello e alla sorella. Oppure nasce dal fare spazio a sé.

Può sembrare quasi un paradosso, ma è prendendo sul serio la nostra grandezza che noi possiamo salvarci dal dominio delle cose e dall’indifferenza nei confronti dell’altro. Chi sa fare spazio a Dio nella propria vita, chi sa fare spazio a sé stesso, allora potrà giungere a fare spazio all’altro e alla condivisione dei suoi beni.

Infatti, saprà che il valore della sua vita non è minacciato, ma anzi custodito dall’altro. L’altro e Dio sono i custodi della mia grandezza, soprattutto l’altro povero, perché è per me come l’uccello del cielo che Dio ama e nutre, è come il giglio del campo che il Padre ama e veste splendidamente.

Il primo antidoto contro il dominio delle cose è proprio questo sguardo che sa cogliere una infinita bellezza nell’uomo e nella donna che stanno davanti a me, anche quando si tratta di una umanità ferita e umiliata, perché «la vita dell’uomo non dipende dai suoi beni» (Lc 12,15).

Così il malato, il povero, il perseguitato… diventano per me dei doni grandi perché mi annunciano sempre l’evangelo di un amore di Dio che mi è donato per grazia: sono essi gli evangelizzatori della mia vita.


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